Siccome delle torte di mele ce n'è una varietà infinita, ho chiamato questa con il nome di mia figlia Linda (c'è anche un marchio famoso delle mele). Preparazione richiede poco tempo e non bisogna accendere il forno. Anche i bambini riescono a farla e per gli adulti pigri è il top, perché con il minimo sforzo si ottiene un risultato notevole. È il dolce d'infanzia e dell'estate, fresco, morbido e goloso. Ogni volta che lo preparo ho la conferma che la semplicità è vincente.
Le mele più buone che esistano crescono nella zona dove i miei genitori trascorrono l'estate. Quelle mele sono piccole, profumate e sempre prese d'assalto dagli uccelli, api e altri insetti. Anche i maiali della vicina di casa si nutrono di quelle mele. Una volta personalmente ho raccolto le mele cadute per terra, le ho messe in un grande secchio e ho portato l'offerta ai maiali. Quando c'è abbondanza nessuno rimane a bocca asciutta, ognuno prende quantità desiderata senza il pensiero di fare la scorta. Intanto quelle mele non si possono conservare; bisogna consumarle immediatamente. Magari per questo sono così buone e hanno un sapore così intenso. Sono un concentrato della vita che non si conserva, ma si consuma subito. Mi piace condivisione dei beni tra gli umani e gli animali. Direi che sia un buon presupposto per la convivenza pacifica. Stranamente gli uomini da quelle parti non dimostrano quasi nessun interesse per le mele; è il frutto delle donne. I maschi apprezzano le prugne perché da loro si fa la grappa, slivovica. Finché c'è grappa, c'è il buon umore, ma quando finisce rimane la speranza di ritrovare una bottiglia nascosta e recuperare il buon umore. Chi nasconde le bottiglie è chiaro, ma non il perché. Alle donne che nascondono le bottiglie non piacciono i loro compagni allegri? È un gioco per testare l'abilita dei uomini a fiutare l'odore dell'acquavite? Ci devo riflettere su questo argomento e prossima estate indagherò sul campo di mele. Per non perdermi nei ricordi che mi stanno allontanando dalle mele e per non trascurare le prugne che meriterebbero una ricetta, eco gli ingredienti per la torta Melinda: - 1 kg di mele - 200 g di zucchero - 600 ml d'acqua - 2 bustine di budino di vaniglia - 1/2 cucchiaino di cannella - 250 g di biscotti secchi tipo petit bureau (Zuppalatte di Colussi vanno benissimo) - 250 ml di panna fresca da montare - 50 g di cioccolato fondente grattugiato per la decorazione La procedura è seguente: Sbucciare le mele e tagliarle a piccoli cubetti è la parte più difficile, sempre se si può parlare delle difficoltà in questo caso. Versarle in una pentola e coprirle con 400 ml d'acqua (200 ml serviranno dopo per scogliere il budino). Aggiungere lo zucchero tenendo il conto della dolcezza delle mele e cuocere 10/15 minuti. Stemperare 2 bustine di budino con 200 ml d'acqua e versare il composto nelle mele, continuando la cottura per un paio di minuti. Quando la crema è pronta, aromatizzatela con la cannella. Foderare una teglia con metà dei biscotti e versare la crema calda. Coprire con il resto dei biscotti e lasciare raffreddare. Montare la panna con 1 cucchiaio di zucchero a velo e spalmarla sulla torta. Il tocco finale con scaglie di cioccolato è facoltativo, ma non solo decorativo... si sposa molto bene con tutto il resto. Non ditemi che la panna si potrebbe anche evitare per via delle calorie che porta. Già un dolce senza burro e con poco zucchero è dietetico. Quasi ho dimenticato di scrivere la nota che riguarda il budino: se il budino è zuccherato non serve l'altro zucchero. Torta Melinda vi conquisterà, ne sono certa. Buon appetito e buona estate!
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AutoreLa passione per la cucina ho da piccola. Sempre stavo vicino alla mia madre ad aiutarla a preparare il cibo. Con gli anni il mio vero amore culinario sono diventati i dolci. Archivi
August 2022
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